Il progetto

I Comuni di Carrè e Chiuppano collaborano per fondere risorse, persone ed energie con l’obiettivo di creare, all’interno del territorio, momenti di stimolo e fermento culturale. L’intento degli organizzatori è interamente racchiuso nel titolo della manifestazione: Parole a Confine.

Parole a Confine per superare i confini geografici, paesani, estenderli contro ogni campanilismo e chiusura: le due Amministrazioni, grazie al patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Vicenza, hanno deciso di unire e confondere i loro territori, le loro potenzialità, per investire nella sinergia e nel lavoro di gruppo.

Parole a Confine per esplorare i confini della parola, per cercare di spingerla laddove essa smette di essere tale per farsi musica, immagine, gesto.

Parole a Confine per viaggiare lungo il limite e la contraddizione, per confrontarsi con eventi che fanno della contaminazione la loro essenza. Il Festival ospita scrittori, musicisti, fotografi, fumettisti, registi teatrali e attori che guardano al mondo restituendolo in tutte le sue voci e sfaccettature.

Parole a Confine per abbattere ogni barriera: il Festival guarda anche alle nuove generazioni, ai bambini e ai ragazzi, organizzando nelle rispettive biblioteche momenti di animazione e reading pensati per i più piccoli, nella convinzione che solo l’incontro e la conoscenza dell’altro possano formare i cittadini del futuro.

L’arte recupera la sua funzione sociale e si rivolge alla gente per ricordarle la bellezza del pensiero libero, il fascino del dispiegarsi dell’energia creativa, la forza dello sguardo artistico che non ha timore di svelare il reale, smantellare paure e luoghi comuni, andare oltre miopie autoreferenziali, liberare gli occhi assopiti di chi non vuole più vedere.